Rossa, verde o gialla: qual è la mela più salutare in commercio? Ecco quale è il parere degli esperti in merito.
Medici e nutrizionisti sono concordi nel riconoscere l’assoluta necessità di un consumo quotidiano di frutta e verdura. Secondo gli esperti, per prevenire malattie cronico degenerative, è necessaria l’assunzione di cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, per circa quattrocento grammi, da consumare in momenti diversi della giornata.
Sono cinque le porzioni di questi alimenti da assumere al giorno e sono cinque i colori che li caratterizzano: giallo o arancio, bianco, rosso, verde e blu-viola. E quale frutto meglio della mela, può essere preso come modello per spiegare le vitamine apportate in base al colore degli alimenti?
Quali sono i principi nutritivi di ciascuna mela in base al colore
Non tutti sanno che il colore può influire sulle qualità su alcune varietà di frutta. Le mele rosse, come le varietà Red Delicious o Fuji, sono note per il loro sapore dolce e la polpa succosa, ma soprattutto sono note per le loro proprietà: ricche di antiossidanti e ottima fonte di fibre. Le mele rosse sono particolarmente indicate per preparare dolci, come la buonissima torta di mele.
Le mele verdi tendono ad avere una quantità maggiore di acido malico, un composto che stimola la digestione. La loro qualità principale è però quella di essere un’ottima fonte di vitamina C, oltre ad avere un indice glicemico inferiore rispetto ad altre varietà, rendendole particolarmente indicate per le persone con diabete o per chi cerca di controllare il peso corporeo.
Le mele gialle, come le Golden Delicious, sono le più dolci. Anche se contengono meno antiossidanti rispetto alle varietà rosse, sono ricche di vitamine A e C, che favoriscono la salute della pelle e degli occhi. La chiave per una dieta equilibrata è la varietà. Mangiare mele di diversi colori permetterà di beneficiare di una gamma completa di nutrienti e composti fitochimici.
L’importanza della frutta e della verdura per una dieta equilibrata
Ciascun frutto ha principi nutritivi diversi. Tutti, però, sono una ricchissima fonte di acqua, di vitamine e minerali e di fibre, che aiutano la funzionalità dell’intestino.
Ricchi di sostanze bioattive, o “fitocomposti”, verdura e frutta svolgono una funzione antiossidante, antitumorale, antibiotica e permettono di ridurre i rischi di ipertensione, di diabete e di infarto, contrastando i danni prodotti dai radicali liberi e mantenendo il giusto equilibrio acido-basico nell’organismo.
Necessaria è l’assunzione di cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, per circa quattrocento grammi. A questo proposito il Ministero della salute e della sicurezza ha stilato un decalogo sul consumo della frutta e della verdura.
Mangiare la mela con o senza buccia
Uno dei quesiti più comuni quando si mangia la frutta è se sia meglio consumarla con o senza la buccia. Sono molti i nutrizionisti che consigliano di mangiare la frutta con la buccia. Sulla base di analisi chimiche, è infatti noto che vitamine, sali minerali e fibre sono concentrati soprattutto nella buccia.
Molte delle sostanze bioattive si trovano proprio nella buccia. Nelle mele, ad esempio, la buccia è ricca di antiossidanti e di fibre solubili, che aiutano a regolare il livello di zucchero nel sangue e a favorire le funzionalità dell’intestino. La buccia delle pesche, invece, è fonte di vitamina C, di antiossidanti e di fibre, che garantiscono il benessere del sistema immunitario e contribuiscono a depurare l’intestino.