La friggitrice ad aria può essere davvero utile in cucina, ma siamo davvero sicuri non incida troppo sui costi in bolletta? Rispondere a questa domanda è davvero importante.
Fare a meno degli elettrodomestici, soprattutto in cucina, è ormai diventato impossibile, anzi alcuni di questi hanno iniziato a diffondersi solo recentemente, ma si sono rivelati talmente utili da non riuscire a spiegarsi come si facesse prima. Basti pensare al caso della friggitrice ad aria, acquistata nell’ultimo periodo da un numero sempre maggiore di persone, che ne apprezzano le peculiarità e la versatilità.
Grazie a questo strumento è infatti possibile realizzare tantissimi piatti (dalla carne al pesce, ma senza dimenticare i dolci) in modo più leggero e senza utilizzare troppo olio. Non solo, è inoltre possibile sfruttarla anche per riscaldare qualcosa, scongelare o essiccare diversi alimenti. È però importante per tutti, sia per chi ce l’ha già sia per chi sta pensando di acquistarne una, sapere quanto consumi, così da avere un’idea più precisa in merito a quanto incida sui costi in bolletta, così da sapere se si sia fatta la scelta giusta anche in un’ottica di risparmio.
I consumi della friggitrice ad aria: rischi davvero il salasso in bolletta se la usi?
Acquistare un elettrodomestico può comportare un costo non sempre così indifferente, ma che si augura poi di compensare con la sua utilità, ma magari anche con un utilizzo scrupoloso che può consentire di evitare salassi in bolletta. Questo vale anche per la friggitrice ad aria, diventata una sorta di must have nelle case di molti italiani?
Tanti hanno deciso di acquistarla proprio perché hanno la convinzione possa permettere di risparmiare non poco, a maggior ragione se paragonata ad altri strumenti, quali il forno elettrico o il forno a microonde, ma si tratta di una teoria suffragata dai fatti oppure no? La risposta, secondo le ultime stime, è affermativa, i modelli più recenti, infatti, permetterebbero di risparmiare fino al 75% sui costi nella corrente elettrica rispetto al passato.
È però importante verificare anche su base scientifica questo dato, sulla base dei riscontri effettuati dall’associazione UFC-Que Choisir di origine francese, che ha scelto di mettere a paragone più di una friggitrice ad aria, così da avere un quadro il più possibile completo. Il confronto è stato effettuato con un forno compatto Moulinex Optimo da 19 litri.
La prova dei fatti è stata positiva, non troppo distante dal dato diffuso dalle aziende produttrici, si parla non a caso di un risparmio pari al 67%. Nel caso della preparazione di una serie di panini caldi si è addirittura riusciti a superare quella percentuale, arrivando a quota 73%. Chi vuole avere un raffronto ancora più chiaro può affidarsi ai dati relativi alle varie versioni. Se si vuole calcolare il consumo di una friggitrice ad aria è necessario sfruttare la formula: Consumo energetico = potenza (in W) x tempo di utilizzo (in ore). Se si ha un dispositivo con una potenza di 1.200 W, come la maggior parte di quelli in commercio, e la si usa per mezz’ora, il consumo energetico sarà di 0,48 kWh. Insomma, l’impatto sulla bolletta sarà davvero poco rilevante.
Non c’è alcuna smentita a questo pensiero nemmeno se si prende come metro di paragone il forno tradizionale, in grado di consumare tra 1,2 kWh e 1,6 kWh. Insomma, chi non lo ha ancora fatto dovrebbe metterla davvero sulla lista della spesa, il risultato potrebbe essere positivo, sia in termini economici sia di efficienza.