Controllate in frigorifero, potreste aver comprato un salame contaminato da salmonella. L’avviso arriva dal Ministro della Salute.
I consumatori che vogliono risparmiare e fare il pieno dei prodotti migliori per i pranzi e le cene delle festività natalizie hanno già iniziato a comprare gli ingredienti per deliziare i palati. Attenzione, in questi giorni ci sono stati numerosi richiami alimentari. Meglio verificare gli acquisti.
L’obiettivo delle feste non è solo divertirsi, passare più tempo con i propri cari e scambiare i regali. Bisogna anche risparmiare mangiando bene evitando qualsiasi spreco. Si deve pensare attentamente, dunque, alla spesa di Natale soprattutto in merito alla quantità di prodotti acquistati. Fate una lista di ciò che non può proprio mancare secondo la tradizione di famiglia. Pesce alla vigilia? I crostacei si possono già prendere e surgelare perché ora costano di meno mentre in prossimità del 24 dicembre i prezzi lieviteranno.
Per i dolci – immancabili a fine pasto – fate un giro nei vari supermercati sparsi per la città e scoprite le offerte migliori. Ci sono già tanti panettoni e pandori in promozione. E i vini, scegliete con cura un prodotto buono ma scontato e mettetelo da parte. Nella lista ci devono essere, poi, gli ingredienti per preparare deliziosi antipasti. Si può spaziare tra tante idee diverse, combinare pesce e carne come tartine a salmone e fettine di salame. Nessuno obietterà anzi, tutto verrà spazzolato velocemente.
Questo il salame ritirato dal mercato, attenzione a non rovinare il Natale
Diversi ritiri interessano molti consumatori che hanno già iniziato a fare la spesa in vista delle festività natalizie. Citiamo il dolce Bauli con profiteroles per mancata indicazione di allergeni (arachidi) nell’etichetta e un salame che sta andando a ruba. Il Ministero della Salute ha annunciato il richiamo del salame romagnolo rustichello a marchio Zavoli Azienda Agricola. La confezione di vendita è da 300/500 grammi e il numero di lotto incriminato L4050 con termine ultimo di conservazione marzo 2025.
Il motivo del richiamo (segnalato con parecchio ritardo, il provvedimento è datato 30 novembre 2024 mentre la pubblicazione dell’avviso è del 9 dicembre 2024) è la possibile presenza di salmonella. L’azienda produttrice Zavoli ha lo stabilimento di produzione sito in via Pulzona 3678 a Saludecio, provincia di Rimini. Il marchio di identificazione del prodotto da non consumare ma riconsegnare al punto vendita chiedendo il rimborso della spesa è IT C9X60 CE.
Le infezioni di salmonella solitamente si risolvono in pochi giorni causando nausea, dolore addominale crampiforme, diarrea acquosa, vomito e febbre. In persone deboli, con patologie pregresse o sistema immunitario compromesso le conseguenze dell’infezione possono risultare più serie. Potrebbero sviluppare l’artrite reattiva anche settimane o mesi dopo la scomparsa della diarrea. Si manifesta con gonfiore e dolore alle ginocchia, alle anche e al tendine di Achille. Un altro pericolo è lo sviluppo di batteriemia con l’infezione che si diffonde ad un osso oppure alle valvole cardiache. Le complicanze sono rare ma possibili, il consiglio è di controllare subito l’eventuale acquisto del salame ritirato dal commercio.