Superata la data di scadenza un alimento congelato si può ugualmente mangiare? Conoscere la risposta è fondamentale per non mettere a rischio la salute.
Banali errori nella conservazione e nella consumazione dei cibi possono causare problemi di salute. Ecco perché bisogna sapere come agire qualora avessimo dimenticato nel freezer un prodotto congelato oramai scaduto. Si può ugualmente mangiare senza rischi essendo stato congelato quando ancora era buono?
Cibo e salute sono strettamente collegati. Diversi studi hanno riscontrato una correlazione scientifica tra alimenti e condizioni di benessere o malessere dell’organismo. Ci sono prodotti che aumentano il rischio di insorgenza del diabete, dell’ipertensione, delle malattie cardio vascolari e addirittura di cancro. Sono anni che si conosce la pericolosità di un elevato consumo, ad esempio, delle carni rosse e di cibi ultra processati.
Naturalmente la relazione tra salute, patologie gravi e alimentazione è molto più complessa di così e ci sono tante variabili di cui tener conto per capire cosa mangiare, quanto e come diversificare la dieta. Studiare gli alimenti è difficile perché contengono sostanze diverse e gli effetti sono dati dalla loro somma. In generale, comunque, è risaputo come sia meglio preferire verdura, legumi, frutta ai cibi fritti, grassi e zuccherati. Buona norma è associare, poi, una sana ed equilibrata dieta ad attività fisica regolare e ad una corretta idratazione. In più bisogna tener conto anche della conservazione ideale dei prodotti nel frigorifero e del giusto consumo.
Cosa sapere sul corretto consumo del cibo congelato scaduto
Il frigorifero permette una conservazione migliore e prolungata di diversi prodotti. Grazie al freezer, poi, si può parlare anche di mesi di attesa prima di consumare un alimento congelato. Bisogna conoscere, però, la differenza tra congelazione e surgelazione. Nel primo caso si ricorre al freddo sottozero (temperature comprese tre -7 e -12°) e una volta scongelato il prodotto perde parzialmente i valori nutritivi e organolettici.
Con la congelazione, poi, non si bloccano completamente le attività degli enzimi e la qualità originaria nel tempo subirà un deterioramento. Con la surgelazione, invece, in modo rapido ed efficiente si formano micro cristalli di acqua che possono mantenere inalterati i valori organolettici e nutrizionali. La temperatura è mantenuta costantemente a -18°.
In casa utilizziamo il congelamento e questo comporta un consumo del cibo entro tre mesi dalla preparazione se cucinato da noi (ricordiamo di etichettare gli alimenti) mentre per i prodotti congelati industrialmente la scadenza può arrivare a 18 mesi dal confezionamento. Attenzione, gli articoli da freezer non sono considerati deperibili tanto che sulla confezione c’è scritto “Da consumare preferibilmente entro”. Significa che se mangiati poco dopo oltre la data di scadenza (massimo due mesi) non saranno tossici per l’organismo a condizione che la conservazione sia stata corretta.