Ritiro dei prodotti del supermercato: ecco quale è la procedura da seguire per capire quando un alimento deve essere buttato.
Non tutti gli alimenti che arrivano sulle tavole italiane fanno bene alla salute. Non si tratta, in molti casi, solo di una distinzione che si basa su cibi salutari e non. Spesso, gli alimenti possono essere dannosi per l’organismo a causa di pesticidi e agenti chimici. Non è infrequente, infatti, che un alimento venga richiamato dal mercato.
Per essere sempre al corrente degli alimenti che sono stati richiamati perché potenzialmente pericolosi è consigliabile sempre consultare il sito web del Ministero della Salute. Ma come funzionano i richiami? Ecco qualche informazione in merito.
Come funzionano i richiami alimentari? Vediamolo nel dettaglio
Gli Operatori del settore alimentare (OSA) sono individuati dal Regolamento (CE) 178/2002 come i responsabili della sicurezza degli alimenti. Il Regolamento, che istituisce il sistema rapido di allerta europeo (RASFF), stabilisce che nei casi in cui un prodotto rappresenti un rischio per la salute, l’OSA deve adottare le misure di ritiro e di richiamo.
La prima misura si riferisce all’obbligo per l’OSA di informare i suoi clienti sulla non conformità riscontrata ed a ritirare il prodotto dal mercato. In aggiunta al ritiro, qualora il prodotto fosse già stato venduto al consumatore, l’OSA deve inoltre provvedere al richiamo cioè ad informare i consumatori sui prodotti a rischio, anche mediante apposita cartellonistica da apporre presso i punti vendita. Nei casi di un alimento a rischio, l’OSA deve compilare il Modello e trasmetterlo alle Autorità sanitarie competenti (ASL e Regioni) che, dopo le opportune verifiche, provvederanno alla pubblicazione sul portale del Ministero.
Richiamo e ritiro di un prodotto dal mercato: le differenze
Gli operatori del settore alimentare (OSA) hanno l’obbligo di informare i propri clienti sulla non conformità riscontrata negli alimenti da essi posti in commercio e a ritirare il prodotto dal mercato.
In aggiunta al ritiro, qualora il prodotto fosse già stato venduto al consumatore, l’OSA deve inoltre provvedere al richiamo cioè deve informare i consumatori sui prodotti a rischio, anche mediante cartellonistica da apporre nei punti vendita, e a pubblicare il richiamo nella specifica area del portale del Ministero della Salute.
Come capisco se un alimento non è buono?
In alcuni casi, per comprendere se un alimento è buono o meno basta prestare attenzione alla presenza di muffa. Sarà anche consigliato controllare la chiusura non ermetica del prodotto. Sarà sempre utile un controllo sul sito del Ministero della Salute per essere al corrente di possibili richiami alimentari.
Gli alimenti da prediligere per il benessere fisico e psichico
Le scelte alimentari influiscono sul benessere fisico e psichico. Nutrizionisti e studiosi hanno approfondito il legame esistente tra alcuni determinati cibi e le malattie più comuni, evidenziando quali sono gli alimenti da prediligere e quali da evitare. Gli studiosi statunitensi, ad esempio, si sono soffermati sulla dieta dei centenari e degli ultracentenari per capire quali sono i fattori che determinano la longevità.
I ricercatori hanno identificato le aree del mondo in cui è maggiore la presenza dei centenari. Amy Davis, esperta dietista, e Dan Buettner, National Geographic Explorer, hanno studiato gli alimenti consumati dagli anziani che hanno superato i cento anni. I cibi prediletti dai centenari sono quelli ricchi di sostanze nutritive, concedendosi di rado cibi meno nutrienti e alternando la dieta al movimento quotidiano.