I beneficiari del Supporto per la formazione e il lavoro hanno diritto a 350 euro al mese. Scopriamo le condizioni per ottenere il sussidio.
Il Supporto per la formazione il lavoro è la misura che insieme all’Assegno di Inclusione ha sostituito il Reddito di Cittadinanza. Vuole sostenere i cittadini occupabili e aiutarli a trovare un’occupazione.
Da quasi un anno abbiamo detto addio al Reddito di Cittadinanza. Questa misura non è mai piaciuta a Giorgia Meloni e, di conseguenza, l’ha subito cancellata sostituendola con due sussidi più efficaci. Le famiglie, dunque, non sono state abbandonate ma sostenute con l’Assegno di Inclusione e con il Supporto per la Formazione e il lavoro. Il primo aiuto è rivolto ai nuclei con minori, invalidi, over 60 e soggetti in condizioni di svantaggio sociale.
Il secondo, invece, è dedicato agli occupabili che hanno difficoltà a trovare lavoro. Spesso l’occupazione non si trova perché il curriculum vitae è privo di qualifiche e di esperienze. Seguire dei corsi di formazione, però, significa affrontare una spesa a volte anche onerosa e come sopravvivere durante lo studio se non si ha un lavoro? Insomma è un circolo vizioso che il Supporto per la formazione e il lavoro vuole spezzare. In realtà accedere al beneficio non è semplicissimo e tante persone stanno avendo difficoltà.
Per accedere al SFL bisogna attivare dei percorsi di ricollocazione lavorativa. Solo successivamente si potranno percepire i 350 euro mensili. Lo scopo della misura è l’inserimento in un contesto lavorativo. I soldi si percepiranno solamente partecipando a progetti formativi di qualificazione e riqualificazione professionale. Il Supporto, dunque, ben si distingue dal Reddito di Cittadinanza che il più delle volte aveva la funzione di “paghetta”.
Possono richiederlo i soggetti di età compresa tra 18 e 59 anni con ISEE entro i 6 mila euro e reddito entro i 6 mila euro. Il primo passo è presentare la domanda, poi bisognerà iscriversi alla piattaforma SIISL e firmare il PAD (Patto di Attivazione Digitale). Dopo la sottoscrizione si dovrà inviare il curriculum vitae per far sapere che si è interessati e disponibili a svolgere un’attività lavorativa e a partecipare ai progetti di attivazione lavorativa. Durante la domanda si dovranno indicare tre Agenzie per il lavoro o Uffici di collocamento per favorire l’inclusione nel mondo del lavoro.
Queste Agenzie convocheranno il soggetto per fargli firmare un patto di servizio personalizzato. Tramite la piattaforma SIISL si potranno visionare i corsi e le attività attive per iscriversi. La partecipazione non è facoltativa ma fondamentale o non si riceveranno i 350 euro. Il versamento sul conto corrente bancario o postale scatterà solo dopo aver attivato le iniziative. Ricordiamo, poi, che se dovesse arrivare una proposta di lavoro congrua si dovrà accettare necessariamente o si potrà dire addio ai soldi. Con offerta congrua si intende un’occupazione con contratto a tempo indeterminato (full time o part time) e retribuzione superiore ai minimi salariali. Un rifiuto non è ammissibile se il lavoro rimane entro 80 chilometri dalla propria casa e raggiungibile al massimo in due ore con i mezzi pubblici.
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