Togliamoci dalla testa che inviare un messaggio tramite WhatsApp o un’email significhi non inquinare l’ambiente.
C’è una dura verità che dobbiamo apprendere, anche gli sms e le email inquinano. Ci sentiamo tanto coinvolti dalla rivoluzione green ma continuiamo a danneggiare l’ambiente inconsapevolmente con piccoli gesti quotidiani.
L’inquinamento ambientale è uno dei principali problemi del nostro tempo. L’uomo introducendo nell’ambiente elementi estranei e potenzialmente pericolosi danneggia gli ecosistemi e mette a rischio la salute. Negli ultimi secoli si sono tralasciate le conseguenze di un massiccio inquinamento ambientale e solo da poco tempo abbiamo compreso l’errore commesso. Ora che il nostro Pianeta è a rischio e che si vedono e toccano con mano gli effetti dannosi dell’operato umano c’è una corsa alla rivoluzione green per salvare l’unica casa che abbiamo, la Terra. Siamo ancora in tempo?
Dobbiamo invertire una rotta ormai consolidata nel tempo riducendo ogni tipo di inquinamento – atmosferico, idrico, del suolo, elettromagnetico, luminoso, acustico, termico. Un impegno serio e difficile soprattutto perché deve arrivare da ogni singola persona che nel proprio piccolo può fare la differenza. In primo luogo serve più consapevolezza con riferimento all’agire. Tutti dovremmo apprendere ogni informazione possibile per cercare di limitare i danni dei propri comportamenti perché inquiniamo inconsapevolmente ogni giorno con gesti apparentemente banali come inviare un sms o un messaggio su WhatsApp.
L’inquinamento atmosferico è alimentato anche dall’inquinamento digitale. Può sembrare strano ma anche un sms inquina. In generale lo smartphone è altamente inquinante a partire dalla sua creazione. Richiede l’estrazione e la lavorazione dei materiali per le batterie e ogni componente elettrica, questo significa creare un grande impatto ambientale. La produzione richiede energia e sostanze chimiche dannose per l’ambiente.
Quando si invia un messaggio, poi, serve ulteriore energia per far funzionare il dispositivo e per l’infrastruttura di rete. Si utilizzano torri cellulari, server, data center e il consumo di energia è altissimo. Il problema è che la maggior parte di questi data center e simili sono alimentati da fonti di energia non rinnovabile con conseguente rilasci di ingenti quantità di CO2. Uno studio del 2020 ha riscontrato che l’invio di un messaggio di testo medio genera 0,014 grammi di CO2.
Considerando che ogni giorno si inoltrano miliardi di messaggi si capisce come questo piccolo numero apparentemente trascurabile contribuisca a creare un ingente impatto cumulativo sull’ambiente. Lo studio intitolato “The carbon footprint of emali spam, legitimate emails and text messages” ha rivelato come i messaggi inviati tramite WhatsApp, Messenger e simili hanno un impatto superiore anche se di poco rispetto i tradizionali sms dato che spesso includono foto, video, gif animate. I dati riportati hanno mostrato un’inquietante verità. I social network inquinano più degli aerei (4% di emissioni globali di C02 contro il 2%). Un messaggio WhatsApp generalmente emette da 4 grammi di CO2 fino a 50 grammi. Emissioni altissime che contribuiscono ad inquinare l’ambiente.
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