Cosa nasconde la cucina di un convento? Una dolce tradizione, tramandata da generazioni, che ha il sapore unico dei biscotti fatti a mano e il profumo di tempi lontani.
Chi non ha mai desiderato sbirciare nelle cucine dei conventi, dove mani pazienti e abili preparano piatti custoditi e tramandati nel tempo? Dietro quelle mura antiche, si cela un mondo fatto di profumi e gesti antichi, dove il sapere si trasmette con cura e devozione. È un fascino discreto, quello di una cucina nascosta e segreta, dove ogni ricetta racconta storie di altre epoche.
Ed è proprio in questa atmosfera che prende vita il nuovo programma di Food Network, “La cucina delle monache”, in onda ogni domenica sul canale 33. Protagoniste sono quattro giovani suore, custodi di ricette uniche, che riaprono le porte della loro cucina per condividere con il pubblico i sapori e le tradizioni della loro comunità.
La cucina delle monache ci insegna a fare le “bocche degli abati”
Oggi, in una delle puntate più dolci, le suore hanno scelto di presentare uno dei biscotti più amati e tradizionali del convento, conosciuti come “bocche degli abati”. Una prelibatezza dal sapore delicato, che affonda le radici nella cucina monastica di una volta e che continua a essere preparata con gli stessi semplici ingredienti di sempre. Lo zucchero, le uova, la farina e le mandorle tritate danno vita a un impasto morbido e aromatico, arricchito da un tocco di cannella che richiama alla memoria il calore delle cucine di un tempo.
Il segreto per ottenere biscotti perfetti è nella preparazione accurata dell’impasto. Prima di tutto, è fondamentale montare a lungo le uova con lo zucchero, fino a ottenere una consistenza chiara e spumosa. Solo quando la base è perfettamente omogenea, le suore aggiungono le mandorle tostate, tritate finemente, insieme alla farina e alla fecola di patate. Questo piccolo accorgimento permette ai biscotti di risultare soffici e leggeri, senza mai risultare pesanti al palato. L’uso della fecola, inoltre, dona ai dolcetti una particolare delicatezza, che si scioglie in bocca, regalando un’esperienza sensoriale unica.
“Le bocche degli abati”: la ricetta dei biscotti
Dopo aver disposto l’impasto a cucchiaiate su una teglia coperta di carta forno, i biscotti vengono cotti in forno caldo, a una temperatura di 200°C. Durante la cottura, lo sportello viene lasciato leggermente socchiuso per favorire una doratura uniforme, che rende i biscotti fragranti e piacevolmente croccanti. Una volta sfornati, il tocco finale è dato da una leggera spolverata di zucchero a velo, che li rende non solo deliziosi, ma anche visivamente invitanti.
Ogni volta che questi biscotti vengono sfornati, si rinnova un piccolo pezzo di storia, fatto di sapori e profumi che riportano a un mondo lontano e affascinante. La “cucina delle monache” non è solo un programma di cucina, ma un viaggio nei segreti di un’arte antica, dove i dolci hanno il sapore delle cose fatte con amore e attenzione. A tal proposito, non perderti la ricetta dei Dolcetti Muccunetti: anche questa arriva direttamente dal convento.