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Lifestyle

Tutti la usiamo in cucina ogni giorno, ma è cancerogena: l’alternativa che potrebbe salvarci la vita

Ci sono oggetti che usiamo quotidianamente ma che possono mettere seriamente a rischio la nostra salute. Uno di questi si trova in cucina.

La cucina è il regno di ogni persona che ama deliziare i propri ospiti o anche i propri familiari con manicaretti e prelibatezze di ogni tipo. Pensiamo a quanto tempo le nostre nonne e mamme trascorrevano in cucina per preparare colazioni, pranzi e cene per tutti noi.

Tutti la usiamo in cucina ogni giorno, ma è cancerogena: l’alternativa che potrebbe salvarci la vita/Ketumbar.it

Ancora oggi chi ama cucinare passa parecchio tempo ai fornelli e si sbizzarrisce con lasagne al forno, torte dolci e salate, biscotti, crepes, brioche ma anche tortini, spezzatini, pesce e via dicendo. La riuscita di un piatto dipende non solo dalla qualità della materia prima ma anche dalla nostra attenzione nel saper dosare tutti gli ingredienti nel modo corretto.

Non da ultimo ci servono ottimi attrezzi. Potremmo anche essere cuoche provette ma con padelle o teglie in cui tutto si attacca, non potremmo mai preparare piatti eccellenti per i nostri cari. Da qui l’importanza di essere sempre attrezzate nel migliore dei modi.

Purtroppo, tuttavia, ci sono strumenti da cucina che utilizziamo abitualmente che non sono affatto sicuri e che, anzi, dovremmo proprio cercare di evitare poiché contengono sostanze potenzialmente cancerogene che potrebbero essere trasferite nei cibi che poi mangiamo e facciamo mangiare anche ai nostri bambini.

Smetti subito di usare questa cosa in cucina: è pericolosissima

Cucinare richiede amore per la buona tavola, passione, creatività, fantasia e attenzione. Ma non solo: dobbiamo anche poter usufruire di una buona attrezzatura affinché i nostri piatti siano un successo. C’è uno strumento che praticamente tutti utilizziamo spesso ma che, invece, andrebbe evitato perché può mettere seriamente a rischio la nostra salute.

Smetti subito di usare questa cosa in cucina: è pericolosissima/Ketumbar.it

Alzi la mano chi non usa la carta da forno? Si tratta di uno degli strumenti più usati da tutti per cucinare le pietanze al forno oppure in friggitrice ad aria. Infatti, senza questo strumento, rischiamo di far attaccare tutto alle teglie con risultati poco meno che catastrofici e di certo non da applauso.

Purtroppo, però, quasi tutte le carte da forno che troviamo nei supermercati contengono una delle sostanze più tossiche che esistano al mondo: gli PFAS. Si tratta di sostanze che danneggiano non solo l’ambiente ma anche la nostra salute e, soprattutto, possono mettere a rischio la salute dei bambini. Queste sostanze si trovano non solo nella carta forno ma anche in parecchi cosmetici, rossetti e creme.

Sul fronte ecologico basti sapere che gli PFAS possono durare non anni ma addirittura secoli nell’ambiente che non riesce in alcun modo a smaltirli. Sul fronte della salute possono interferire con i nostri ormoni e, nel peggiore dei casi, possono aumentare le probabilità di sviluppare neoplasie. Possono, inoltre, interferire con il corretto sviluppo dei bambini.

Per tutte queste ragioni andrebbero evitati il più possibile. Come fare però? Non possiamo certo cucinare senza carta forno. Esistono in commercio ottime alternative naturali: fogli realizzati a partire dagli scarti del mais e delle banane. Questo nuovo tipo di carta forno non danneggia la salute ed, essendo completamente biodegradabile, non nuoce neppure all’ambiente.

Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.

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