Tra le zuppe autunnali la ribollita è una delle più buone in assoluto: un classico della tradizione del centro Italia. Vediamo come si prepara
Con l’arrivo dell’autunno in cucina torna la voglia di pasti caldi, che avvolgono e ristorano, una volta a casa, dai primi freddi di stagione. Ottobre è il momento ideale per iniziare a preparare le prime zuppe, vere regine di questa stagione.
Semplici da preparare, genuine e sempre diverse perché accolgono gli accostamenti più diversi, le zuppe si fanno sempre ben volere a tavola, soprattutto da chi ama le verdure (qui puoi scoprire quella di ceci neri della Murgia). C’è anche però chi pensa che gira e rigira siano tutte uguali. Non è proprio così e oggi lo dimostriamo proponendo la ribollita. Nei hai mai sentito parlare?
È tipica della vecchia Etruria ma nonostante gli anni e le generazioni, continua ad essere una dei piatti forti di questo territorio di mezzo. Parliamo della ribollita, una zuppa autunnale molto antica, figlia della tradizione popolare, preparata in grandi quantità, ideale per poter essere mangiata nel corso di più giorni.
Si chiama ribollita perché per la sua preparazione la zuppa deve essere fatta bollire a più riprese. Ma con cosa si prepara? Gli ingredienti principali che non possono mai mancare sono cavolo nero, fagioli cannellini (scopri quali scegliere in scatola) tante verdure come carote, patate e cipolle e pane raffermo.
È una ricetta semplice e come la definiremo oggi antispreco, simbolo per eccellenza di generazioni che non hanno mai buttato via nulla, nemmeno il pane duro. Per via di tutti questi ingredienti la ribollita è un piatto completo e molto sostanzioso, che appaga la fame e regala un caldo abbraccio, perfetta per le prime sere di freddo in autunno.
Per la ribollita per prima cosa si mettono a bagno i fagioli cannellini, meglio se un giorno prima di preparare la zuppa, si lessano poi in abbondante acqua bollente a cui si aggiunge sale, 1 foglia di alloro e 1 spicchio di aglio e si lascia cuocere fino a quando i legumi non saranno al dente.
Metà dei fagioli vengono frullati insieme ad un mestolo di acqua di cottura mentre il resto si tiene da parte. Si pulisce poi il cavolo nero e insieme alle altre verdure si taglia a cubetti. Si prepara un soffritto con carote, sedano, cipolla e patate unite all’olio facendo rosolare per circa 10 minuti. Per chi lo preferisce può aggiungere anche un po’ di concentrato di pomodoro, ed infine, si tuffa dentro la pentola anche il cavolo nero.
Si aggiusta di pepe e di sale e si lascia cuocere, a fuoco dolce e pentola coperta per circa 30 minuti. A questo punto si aggiungono anche i fagioli, sia quelli interi sia quelli frullati, e si parte con un altro giro di cottura, sempre con pentola coperta, per circa 25 minuti. Se è necessario si inserisce qualche mestolo di acqua di cottura dei fagioli.
Terzo step e terzo atto di cottura: si aggiunge alla zuppa il pane raffermo e si lascia cuocere ancora per altri 5 minuti. Ultimo tocco: distribuire la ribollita nei piatti e condire con un filo di olio a crudo ed una manciata di pepe o anche con dell’olio aromatizzato da preparare scaldando qualche cucchiaio di olio con qualche rametto di rosmarino e 1 spicchio di aglio fino a quando non soffrigge. Si lascia riposare, si filtra ed è pronto.
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